perché non sono femminista 3

La lunga storia di oppressione subita dalle donne pone le basi per giustificare oggi atteggiamenti di rivalsa — quando non di aperta ostilità — nei confronti degli uomini, anche se questi ultimi non hanno personalmente colpe né responsabilità.

L’idea è che, essendo gli uomini storicamente privilegiati, non sia necessario preoccuparsi delle difficoltà che affrontano nel presente, né delle eventuali ingiustizie che potrebbero subire oggi. Questa logica rischia di trasformare la lotta per la giustizia in una nuova ingiustizia: condannare gli individui non per ciò che fanno, ma per ciò che sono.

Un movimento veramente orientato all’uguaglianza dovrebbe rifuggire la tentazione della vendetta storica, e basarsi invece sulla ricerca di equità qui e ora, per ogni essere umano.

Il femminismo aiuta anche gli uomini (?)

A questo spesso i femministi rispondono che “il femminismo aiuta anche gli uomini”, perché si batte per smantellare modelli tossici di mascolinità che impongono agli uomini di essere forti, invulnerabili, dominanti e refrattari all’emotività. Questo tipo di riflessione ha senz’altro portato alcuni benefici, in particolare nel campo dell’educazione emotiva e del benessere psicologico maschile.

Tuttavia, c’è un limite strutturale in questa visione, poiché assume ancora una volta che il patriarcato sia la causa di tutti i problemi. Se soffri perché ti è stato insegnato che “un vero uomo non piange”, allora meriti attenzione. Ma se soffri perché hai perso la custodia dei tuoi figli, o perché sei stato vittima di violenza in una relazione, o perché la tua salute o istruzione sono trascurate dalle istituzioni — spesso conseguenze, dirette o indirette, del fatto che le istituzioni ultimamente si concentrino più sulle donne —, allora il tuo dolore è considerato marginale, quindi non politicamente rilevante. Anzi, va ancora bene se il tentativo maschile di portare attenzione istituzionale ai problemi che affliggono prevalentemente gli uomini non viene interpretato dal femminismo come un atto ostile, con il preciso obiettivo di rubare spazio alle lotte femminili.

I problemi maschili non sono problemi di genere

Nonostante il femminismo si presenti come un movimento per la parità di genere, nella pratica si nota una forte asimmetria nell’attenzione riservata ai problemi femminili rispetto a quelli maschili. Quando si sollevano questioni che colpiscono in modo particolare gli uomini — tasso di suicidio, dispersione scolastica, maggiore probabilità di subire violenza fisica in strada o di morire sul lavoro, scarso supporto alla paternità — tali problemi vengono frequentemente minimizzati, ridotti a questioni individuali o addirittura negati come questioni di genere.

Si assiste a un doppio standard inquietante: l’assenza di dati robusti sulla violenza contro gli uomini viene spesso scambiata per assenza del problema stesso. Ma la mancanza di dati non prova che un fenomeno non esista: può essere, al contrario, il segno di quanto sia ignorato e sottovalutato dalla società. Questa rimozione sistematica dei problemi maschili non favorisce la parità di genere: anzi, tradisce l’idea stessa di uguaglianza che il movimento femminista dovrebbe promuovere.

Who set the system up?

A questa asimmetria si aggiunge un paradosso: quando si portano alla luce i problemi specifici che affliggono gli uomini, una delle risposte più frequenti è in realtà una domanda retorica, “Who set the system up?”, ovvero: chi ha creato il sistema (patriarcale)? Secondo questa logica, gli uomini sarebbero responsabili del sistema che li danneggia, e dunque il femminismo non avrebbe né il dovere né l’interesse di occuparsi di loro. Questa visione, oltre a essere storicamente discutibile — come se tutti gli uomini, in ogni tempo e luogo, avessero consapevolmente cospirato per mantenere un sistema che danneggia anche loro — risulta profondamente contraddittoria rispetto all’obiettivo dichiarato del femminismo: combattere le disuguaglianze di genere, ovunque si manifestino.

Se il femminismo vuole davvero combattere ogni forma di disuguaglianza di genere, non può voltarsi dall’altra parte di fronte ai problemi maschili.


Esempi

La misandria e la misoginia non si possono comparare per il semplice motivo che la prima esiste solo in reazione alla seconda. […]
La misandria avrà pure un bersaglio, ma non ha delle vittime di cui quasi tutti i giorni si possa aggiornare il conteggio efferato. Non uccidiamo e non feriamo nessuno, non impediamo a nessun uomo di avere il mestiere o le passioni che preferisce, di vestirsi come vuole, di camminare per la strada a notte fonda, o di esprimersi come gli pare. E anche quando qualcuno si arroga il diritto di imporre queste cose a un gruppo di uomini, è anche lui un uomo e lo fa sempre nel quadro dell’etero-patriarcato.

― Pauline Harmange, Odio gli uomini, Garzanti 2020

Un attacco a tutto l’impegno che viene portato avanti per sconfiggere la cultura patriarcale che è la matrice della violenza maschile sulle donne. Un attacco ai centri antiviolenza e alle operatrici che, quotidianamente e fra mille difficoltà, si impegnano a sostegno delle vittime. Un attacco soprattutto alle donne. […] assesta un colpo a tutto il lavoro che si sta facendo sul piano culturale e educativo, che è poi la vera sfida da vincere per eradicare il fenomeno, perché di fatto propone, ancora una volta, una visione mistificante della realtà, alimentando una narrazione distorta e falsa: che esiste solo una violenza neutra e che non esiste una violenza specifica e diversa, che è quella agita dagli uomini nei confronti delle donne in nome di una cultura del possesso, della proprietà che gli uomini sentono di poter agire, ancora, verso le donne.

― Sen. Valeria Valente, commento all’apertura dello ‘sportello per uomini maltrattati’ presso il Municipio VI di Roma, luglio 2025.

Problemi maschili secondo voci femministe:

“Perché il femminismo serve anche agli uomini”, Mariangela Campo, tratto dal libro omonimo di Lorenzo Gasparrini: https://archive.ph/gsBQs

“Non solo alleati, il femminismo libera anche gli uomini”, Michele Cacciapuoti: https://archive.ph/Orelm

“l Femminismo fa bene anche agli uomini: la Mascolinità Tossica”, Benedetta La Penna: https://archive.ph/uTCJr

“Mascolinità tossica”, Irene Facheris: https://www.youtube.com/watch?v=-BlW_VWOhzQ

“Uomini discriminati”, Irene Facheris: https://www.youtube.com/watch?v=XNjrskO_wz4

“Perché la mascolinità tossica fa male prima di tutto agli uomini”, di Benedetta Geddo: https://archive.ph/CWbKD

“Perché gli uomini sono privilegiati”, di Federica Gentile: https://archive.ph/f6lPU

Problemi maschili dal punto di vista maschile / MRA / antisessista:

“Incontro con il nemico: Una femminista fa i conti con il movimento per i diritti degli uomini”, di Cassie Jaye: https://www.youtube.com/watch?v=3WMuzhQXJoY

“La disuguaglianza maschile spiegata da un esperto”, di Richard Reeves: https://www.youtube.com/watch?v=DBG1Wgg32Ok

“I diritti degli uomini”, blog Antisessismo: https://archive.ph/cFDJt

“La mascolinità tossica è un mito dannoso. La società nega i problemi dei ragazzi e degli uomini”, Big Think: https://archive.ph/dycF0

Quali sono i maggiori problemi che affliggono gli uomini oggi?”, discussione su r/AskMen: https://www.reddit.com/r/AskMen/comments/18tn8o4/what_are_the_biggest_issues_affecting_men_today/

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Letture e approfondimenti:

Warren Farrell, The Myth of Male Power

  • analizza come molti problemi maschili siano sistematicamente sminuiti o ignorati.

Christina Hoff Sommers, The War Against Boys: How Misguided Feminism Is Harming Our Young Men

  • La società americana ha compensato in modo eccessivo la discriminazione storica nei confronti delle donne e delle ragazze attuando politiche che ora trascurano o danneggiano attivamente i ragazzi, in particolare nel campo dell’istruzione.

Janice Fiamengo, Sons of Feminism: Men Have Their Say

  • Uomini descrivono le loro esperienze in una cultura influenzata dal femminismo. Gli autori parlano di come vengono sminuiti, ignorati, incolpati o discriminati dalla legge, mentre ci si aspetta che chiedano scusa per il loro “privilegio maschile”.

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