Manifesto

Antisessismo razionale: il mio impegno per la parità.

Penso che il progresso verso una società più equa debba basarsi su ragione, metodo scientifico e dati concreti. Gli slogan non bastano: servono analisi obiettive e dati reali. La lotta contro il sessismo deve essere guidata dalla razionalità e da un impegno costante per affrontare le disuguaglianze che colpiscono donne e uomini in modi diversi ma paralleli, spesso speculari.

Quello che penso è…

  • Le differenze e le disuguaglianze di genere esistono e colpiscono donne e uomini. Misoginia e misandria vanno affrontate insieme, riconoscendo che entrambe le forme di sessismo sono dannose per la società e per l’individuo, e devono essere combattute con lo stesso impegno e con la stessa determinazione.
  • La parità non si impone, si costruisce. Le soluzioni imposte dall’alto o dettate da slogan non funzionano se non si accompagnano a una reale trasformazione culturale. Credo in un cambiamento che parta dall’educazione, dal dialogo e dall’esempio.
  • La realtà è complessa: per capirla servono pensiero critico, rigore logico e disponibilità a cambiare idea. Non mi accontento di risposte facili, ma cerco soluzioni basate su fatti ed evidenze scientifiche. Accetto solo le idee che si confrontano con la realtà e che possono portare a cambiamenti concreti.
  • I diritti non sono un gioco a somma zero. Sostenere i diritti di una categoria non significa toglierli a un’altra. La lotta al sessismo riguarda tutti, e non si basa sul confronto tra chi soffre di più, ma sulla volontà di ridurre il dolore e l’ingiustizia per chiunque.
  • Il progresso passa dal confronto e dalla critica. Il dissenso è una risorsa, non una minaccia. Sostengo il dibattito aperto e la riflessione razionale, per migliorare continuamente le mie idee e azioni. Sono pronta a modificare le mie convinzioni di fronte a prove convincenti, senza mai aderire a dogmi.

Mi impegno a…

  • Promuovere una lotta contro il sessismo che riconosca le disuguaglianze di genere in tutte le loro sfumature, per entrambe le parti.
  • Produrre contenuti basati sul pensiero critico e sulla razionalità, al fine di stimolare un dialogo costruttivo.
  • Esporre le mie posizioni in modo educato, logico e approfondito, contestando le idee e non le persone, senza mai cadere nell’attacco personale o nel disprezzo, ed evitando qualsiasi espediente retorico o fallacia argomentativa.
  • Ascoltare ogni critica in modo costruttivo, riflettere sul mio operato e rivedere le mie idee quando le evidenze lo richiedono.
  • Non trasformare l’attivismo in performance: non mi interessa sembrare “buona”, “giusta” o “virtuosa”, mi interessa contribuire a qualcosa di utile, anche se imperfetto.

Invito chiunque mi segua a…

  • Approfondire insieme un approccio razionale alla lotta contro il sessismo, per una parità di genere che sia davvero inclusiva, duratura e basata su fatti e prove.
  • Leggere gli articoli in modo attento, partecipare a discussioni civili e sollevare critiche argomentate, entrando nel merito delle questioni.
  • Evitare qualsiasi tipo di offesa o attacco ad hominem. Le idee vanno criticate anche in modo spietato, ma senza mai dimenticare che dietro a esse c’è un individuo.
  • Usare sempre lo spirito critico, anche nei miei confronti. Non credere a ciò che scrivo “perché l’ho scritto io”, ma analizzare, verificare, discutere. Il dubbio è sano: è la base del pensiero razionale e del confronto costruttivo.

Insieme è possibile costruire un discorso sul genere che sia più giusto, più lucido e più umano.